Il 13 marzo 1970 l’Arcivescovo di Milano, Card. Giovanni Colombo, decretava la nascita della Delegazione Arcivescovile di S. Paolo Apostolo in Rho, con questa motivazione: “La nostra sollecitudine pastorale si rivolge alla zona nord-ovest, denominata Burba, ove risiedono oltre tremila fedeli ai quali, per la distanza, riesce difficile l’accesso alla chiesa prepositurale di S. Vittore”.
Una curiosità: solo pochi giorni prima, il 9 marzo, l’Ufficio Amministrativo della Curia Arcivescovile intitolava la sua Relazione di fattibilità della nuova parrocchia per la zona nord-ovest di Rho chiamata Burba, così: “Erigenda Parrocchia di S. Antonio in Rho”.

Cosa era successo in quei pochi giorni per cambiare il nome alla parrocchia?

Dobbiamo supporre qualche insistenza da parte di Mons.Carlo Maggiolini, allora Prevosto di Rho, il quale aveva già dato il nome ad altre nuove parrocchie di Rho secondo un elenco di Santi ben preciso: quello del Confiteor come lo si diceva nella Messa prima della riforma Liturgica del Concilio Vaticano II: “Confesso a Dio Padre Onnipotente, alla sempre Beata Vergine Maria, a S. Michele Arcangelo, a San Giovanni Battista, ai santi Apostoli Pietro e Paolo…”.
Ora: la Vergine Maria era, già da secoli, presente al Santuario, la Parrocchia di S. Michele Arcangelo era nata nel 1956, S.Giovanni Battista nel 1958, S. Pietro nel 1964… toccava, evidentemente a S. Paolo!

Più passano gli anni più i ricordi si fanno lontani e i particolari si perdono nel tempo, ma certamente si può affermare che nel lontano 1969, il desiderio di tanti di noi, venuti da poco ad abitare nelle nuove costruzioni di Via S. Carlo in Rho, di avere una chiesa era sentito e importante.

Nella zona che si estendeva a Ovest del centro della città, verso il Castellazzo, ampie aree erano già edificate, alcuni aspetti sociali già emergevano e una chiesa, con la presenza di un sacerdote, non poteva che essere motivo di unione per una nuova comunità.
Il completamento del quartiere detto delle ACLI (per via delle cooperative edilizie che hanno operato), lo spirito di partecipazione dei soci e la lungimiranza di Mons. Maggiolini, hanno consentito l’avvio a quel processo di desiderio di costruire una parrocchia nel nuovo quartiere che contava poco più di 1500 famiglie.

In occasione della visita pastorale a Rho del Cardinale Giovanni Colombo, la constatata disponibilità di un appartamento della parrocchia S. Vittore in via E. Fermi per accogliere un sacerdote, induceva un gruppo di persone a prendere l’iniziativa per chiedere la costituzione di una parrocchia.

Iniziarono i primi incontri, di quello che oggi si potrebbe ben definire “comitato”, nel cantinato di via Fermi 9, si fecero le prime valutazioni di ordine tecnico e si decise di chiedere direttamente al Cardinale l’invio di un sacerdote nel quartiere.
Il 20 dicembre 1969 ci fu l’incontro di una quarantina di persone con il Card. Colombo; in una giornata tipicamente invernale, si proposero le molteplici ragioni che ci spingevano a chiedere di avere un sacerdote tra noi, presso le nostre case, per dare vita ad una comunità che aveva la necessità di crescere nella fede e maturare nelle nuove realtà sociali che si affacciavano all’orizzonte nella nostra vita sociale e politica.

Il 6 gennaio 1970, proseguendo nella visita pastorale in Rho, il Cardinale Colombo faceva visita alla Chiesetta di S.Carlo al Castellazzo. Effettuò una breve sosta al cantinato di via Fermi. L’entusiasmo di tutti si rinnovò.
Ritornando alla sua automobile che lo attendeva in strada, ci parve di capire che le nostre richieste non erano state vane, e che tutto sommato il cantinato, ancora privo di luci e di ogni struttura e con i calcinacci e i detriti della costruzione, poteva essere attrezzato per ospitare i primi passi di questa nuova comunità.
Circa un mese dopo, si racconta che una persona si aggirasse nel nostro quartiere raccogliendo qualche informazione e chiedendo soprattutto di un cantinato.

Don Enrico Casati, aveva accettato l’incarico del cardinale di recarsi a Rho abitando nell’appartamento di via Fermi e celebrando Messa nel cantinato, con l’obiettivo di costituire la nuova parrocchia di S. Paolo.

Il cantinato era stato rimesso a nuovo con la partecipazione di tutti noi: addobbi, panchine, altare, luci, tutto quanto occorreva per dare degna accoglienza alle celebrazioni che si sarebbero svolte fino alla edificazione di un luogo di culto più dignitoso. La gente partecipava numerosa con entusiasmo; alla prima cantina di via Fermi si aggiunsero ben presto altri luoghi analoghi collocati in via Molino e via Giovenale. La prima Messa si celebrò domenica 15 marzo, quinta di Quaresima.

La necessità di una chiesa si fece subito sentire: con don Enrico si diede vita ad un comitato che iniziò a valutare le opportunità a disposizione, visitando numerose soluzioni adottate da altre comunità. Grazie ad una donazione, si rese disponibile un appezzamento di terreno al termine di via Castellazzo.
Si decise di edificare una chiesa prefabbricata, che, superati gli ostacoli burocratici, venne realizzata tra maggio e giugno.
Gli architetti Banfi e Tavecchia fornirono idee e suggerimenti per renderla accogliente. Padre Giuseppe Maganza, superiore degli Oblati, diede un prezioso aiuto: tutti gli arredi in legno della cappella (sedili, mensole) uscirono dalla falegnameria del Collegio e, in parte, dalle sue stesse mani, giacché era anche eccellente artigiano.

L’inaugurazione della nuova chiesa avvenne in due momenti: con un’affollatissima assemblea parrocchiale alla quale intervenne il teologo don Pino Colombo e, la sera successiva 20 giugno, con una celebrazione presieduta da Mons. Maggiolini, Prevosto di Rho.
Quando nel 1975 il parroco don Enrico Casati fu chiamato a nuovo incarico e fu destinato a succedergli don Pasquale Colombo, già iniziava a vedersi come la crescita della popolazione della zona e l’inizio della costruzione del nuovo Quartiere Stellanda, rendevano “piccola” la chiesa prefabbricata.

All’inizio dell’anno pastorale 1978-79, da una parte, viene deciso di celebrare una Messa prefestiva anche in uno scantinato in via Pregnana e, dall’altra, si provvede ad acquistare una nuova area di terreno, adiacente alla via Mattei, che renda certamente e più facilmente possibile la costruzione di una chiesa più ampia. Finalmente don Pasquale, che aveva casualmente conosciuto Padre Costantino Ruggeri, gli affidò la progettazione della nuova chiesa parrocchiale di San Paolo.

Nel novembre del 1978 il progetto viene presentato alla popolazione e incomincia la raccolta di fondi per la costruzione. Ovviamente, fatto il progetto, occorreva anche avere le necessarie approvazioni di legge: la cosa presentava alcune difficoltà perché il terreno di proprietà della Parrocchia era da poco stato sottoposto a vincolo ambientale (per la vicinanza della Villa Scheibler) dalla Regione Lombardia. Tutta l’area così acquisita venne recintata nel 1980.
Mentre si svolgevano le lunghissime pratiche richieste dalla burocrazia, don Pasquale invitava il Card. Giovanni Colombo, Arcivescovo Emerito della Diocesi, a benedire – il giorno 8 settembre 1985 – la “Prima Pietra” della futura costruzione, che avrebbe dovuto sorgere alle spalle dell’edificio dell’Oratorio.
Ma la Regione Lombardia imponeva alcune pesanti restrizioni per la costruzione in quell’area.

La storia era a questo punto, quando don Pasquale Colombo venne destinato a nuovo incarico e fu chiamato a succedergli, nel giugno del 1986, don Giovanni Gola.

Proprio in quel periodo una nuova normativa del Comune di Rho rendeva possibile immaginare lo spostamento dell’area destinata alla costruzione della nuova chiesa dalla zona alle spalle dell’Oratorio alla zona situata all’angolo tra via Castellazzo e via Mattei, ottenendo al tempo stesso di superare le restrizioni imposte dalla Regione Lombardia e di distribuire in modo più razionale gli spazi destinati all’Oratorio e alle attività ricreative e gli spazi destinati al culto.
Il primitivo progetto, riveduto non solo nel posizionamento ma anche in diversi dettagli costruttivi, venne approvato dalla Regione Lombardia nel maggio del 1988 (mentre i parrocchiani erano a Lourdes in pellegrinaggio per chiedere – tra l’altro – proprio questa grazia!) e nel giugno dello stesso anno ottenne la Concessione Edilizia del Comune di Rho. Nel settembre del 1988 iniziarono i lavori di scavo per la costruzione della nuova Chiesa!

Meno di un anno dopo, la nuova chiesa emergeva già dal terreno e don Giovanni invitò – il giorno 10 giugno 1989 – il Vescovo Ausiliare Monsignor Bernardo Citterio a posare, nel muro del Sagrato coperto, la Prima Pietra.

Accanto, sono stati murati due tubi di rame contenenti i verbali della Benedizione e della posa della Prima Pietra con le firme dei presenti all’una e all’altra delle due celebrazioni. Davanti a questi verbali è posta una lapide che ricorda tali avvenimenti.
La costruzione procedette velocemente e, alla fine di ottobre del 1990, la nuova chiesa era pronta. Si poteva finalmente pensare alla sua inaugurazione, che venne fissata per domenica 16 dicembre. Quella giornata venne preparata da un concerto vocale del Coro del Santuario di Rho, diretto dal Maestro A. Nava, che si svolse nella nuova chiesa. La S. Messa di inaugurazione venne presieduta dal Vescovo Ausiliare Monsignor Bernardo Citterio. Erano trascorsi vent’anni dalla nascita della Parrocchia!

L’anno successivo, la domenica 22 settembre 1991, l’Arcivescovo di Milano, il Card. Carlo Maria Martini consacrava la nuova chiesa parrocchiale dedicandola a San Paolo.

Quella memorabile giornata fu preceduta da tutta una serie di incontri che aiutassero i parrocchiani alla comprensione dell’importantissimo evento: la proiezione di un audiovisivo sulla storia della Parrocchia a cura del Gruppo Fotografico S. Paolo, una giornata dedicata a far incontrare la nuova chiesa ai bambini in età prescolare, un incontro con il Vescovo Ausiliare e Vicario Generale della Diocesi Mons. Giovanni Giudici, un incontro con il Maestro delle Cerimonie Mons. Giacomo Mellera, le Giornate Eucaristiche, un concerto vocale del Coro della Parrocchia di San Vittore in Rho, diretto dal Maestro L.Toja e una Liturgia Penitenziale.

Ora la nuova chiesa è quotidianamente vissuta dalla nostra comunità parrocchiale che in essa attende che ogni giorno sia abitato dalla presenza del Signore Gesù, risorto e vivo.

Le immagini si riferiscono alla costruzione della nuova chiesa di S.Paolo nel periodo ottobre 1988 / ottobre 1990 e comprendono 4 fotografie relative alla Celebrazione – nella vecchia chiesa – del 20° anniversario di fondazione della Parrocchia, il 13 marzo 1990.
Foto E. Rota – Archivio Gruppo Fotografico S.Paolo.

QUI potete consultare (ed eventualmente scaricare il file) il Libro pubblicato nell’Anno Giubilare 2000, 30° Anniversario dalla nascita della Comunità di S.Paolo e 10° Anniversario dalla Consacrazione della nuova Chiesa di S.Paolo in Rho, che contiene altre indicazioni storiche sulla parrocchia. Alcune copie del libro sono ancora disponibili chiedendo in Segreteria, sino ad esaurimento scorte.

QUI potete consultare (ed eventualmente scaricare il file) il Calendario 2021 della Parrocchia, contenente immagini e riferimenti storici e contemporanei, edito – parallelamente alla mostra in chiesa S.Paolo – in occasione del Giubileo 2020.