SECONDA DOMENICA DI AVVENTO – I figli del Regno

Apri gli occhi… guarda una persona cara dritto negli occhi*

G. Nel nome del Padre…
T. Amen.
G. Signore Gesù, ci chiami ad essere tuoi testimoni, a preparare la tua via e a raddrizzare i tuoi sentieri. Donaci il tuo Santo Spirito che infiammi i nostri occhi e le nostre parole, per dire sempre la verità e amare con i fatti chi ci sta di fronte. Amen.

L. Ascoltiamo la Paola di Dio

T. Parla, Signore, ti ascoltiamo!

L. In quei giorni venne Giovanni il Battista e predicava nel deserto della Giudea dicendo: «Convertitevi, perché il regno dei cieli è vicino!». Egli infatti è colui del quale aveva parlato il profeta Isaia quando disse: «Voce di uno che grida nel deserto: preparate la via del Signore, raddrizzate i suoi sentieri!». E lui, Giovanni, portava un vestito di peli di cammello e una cintura di pelle attorno ai fianchi; il suo cibo erano cavallette e miele selvatico. Allora Gerusalemme, tutta la Giudea e tutta la zona lungo il Giordano accorrevano a lui e si facevano battezzare da lui nel fiume Giordano, confessando i loro peccati. Giovanni disse loro: «Io vi battezzo nell’acqua per la conversione; ma colui che viene dopo di me è più forte di me e io non sono degno di portargli i sandali; egli vi battezzerà in Spirito Santo e fuoco». Parola del Signore

G. Giovanni il Battista non ha certo paura di dire ai suoi ascoltatori anche cose scomode: per lui è troppo importante che tutti quelli che lo ascoltano comprendano che per accogliere il Messia (“colui che viene dopo di me”) è necessario cambiare vita («Convertitevi, perché il regno dei cieli è vicino») e non solo desiderare di farlo. Se ciò non avviene, anche i riti religiosi, che dovrebbero aiutare a prepararsi all’annunciata venuta, diventano “vuoti” e inutili. Possiamo essere testimoni di Gesù e del Regno solo se sappiamo GUARDARE NEGLI OCCHI le persone e se siamo capaci di avere, con loro, la stessa franchezza di Giovanni Battista; egli diceva la verità (anche se scomoda) e si mostrava interessato alla vita e alla salvezza di quanti lo ascoltavano.

Gesto: a turno, ci si guarda negli occhi.
Lo sguardo degli altri su noi è importante, soprattutto quello delle persone che ci vogliono bene: ci fa sentire preziosi e unici. Dopo esserci guardati per un istante reciprocamente, diciamo qualcosa che vediamo nell’altro: un aspetto che apprezziamo, una caratteristica che ammiriamo.

Preghiera dell’Avvento  

T. A OCCHI APERTI ti aspetto, Signore Gesù.
E intanto, ogni giorno, ti cerco nel volto di chi mi vuol bene.
Ti incontro, sapendo che resterai con me per sempre.
Mi offro come tuo testimone, insieme a tutti gli altri che credono in te.
Preparerò la via al tuo passaggio,
lo farò dicendo la verità e amando i fratelli.
A tutti quelli che ti attendono, in questo tempo di pandemia,
vieni a portare la tua pace.
E quell’abbraccio che non ci possiamo dare donacelo tu,
facendoci ardere il cuore. Amen.

Padre nostro…

+Segno di croce.

* contenuti tratti dal sussidio della Diocesi di Milano

Cliccando sul disegno qui sopra o su questo LINK,
potete scaricare il disegno in bianco/nero da colorare!