La parola di Dio – scrive Paolo – non è incatenata: sì, – una bellissima espressione – la Parola di Dio è una parola di libertà e di liberazione: Dio non ci imprigiona, non ci sequestra la vita, ma ci restituisce il senso vero della Libertà!

Entriamo nel vivo di questa parola: Giobbe. Un grande uomo integro e retto, timorato di Dio e lontano dal male – scrive la Bibbia -.
Sette figli e tre figlie. 7000 pecore, 3000 cammelli, 500 paia di buoi e altrettanti di asine … e una numerosa servitù … Il più grande fra tutti
i figli d’oriente.

La pagina che abbiamo ascoltato ci presenta un Giobbe messo alle strette da una serie di disgrazie che gli hanno portato via tutto, anche i figli!!

Risuonano forti – intense – commoventi le sue parole: «Nudo uscii dal grembo di mia madre,  e nudo vi ritornerò.  Il Signore ha dato,  il Signore ha tolto,  sia benedetto il nome del Signore!».

Mentre leggevo questa pagina pensavo a tanti fatti e situazioni che ogni giorno insidiano la nostra vita … tragedie, fallimenti, un virus  che – improvvisamente – si impone su tutto e su tutti …

Nelle vicende di Giobbe  possiamo facilmente rileggere  gli accadimenti  e il travaglio della storia di oggi e di tutti i tempi!
Giobbe – in verità – non si arrende alla sorte: cerca risposte, lotta  – anche con Dio! e – addirittura – a un certo punto rasenta la bestemmia … ma – alla fine – ritrova nel volto di Dio una certezza,  una forza …un punto di ri-partenza!
Sì, questo per dire che c’è un riscatto, sempre, anche quando scende il buio impenetrabile della notte … Giobbe ci invita a tenere alto lo sguardo per vedere oltre la Croce, oltre l’impossibile …  vedere spiragli  di Luce  riflessi nei primi colori dell’alba che solo Dio sa dipingere …
E c’è un vedere nuovo anche nelle parole di Gesù: Così anche voi, quando avrete fatto  tutto quello che vi è stato ordinato,  dite: “Siamo servi inutili.  Abbiamo fatto quanto  dovevamo fare”.

Ci sono quelli che “fanno” per essere ricambiati per ricevere per apparire essere i primi della classifica … gente “da copertina” … e, ci sono quelli  che fanno il loro dovere – con la testa bassa – si prendono le proprie responsabilità e vivono la gioia di poter dire: Ho fatto quello che dovevo fare!

Noi oggi esaltiamo uomini e donne che davanti alla vita si prendono le proprie responsabilità e non si tirano indietro e nulla danno  per scontato … Noi oggi saltiamo uomini e donne che si mettono a servizio del Vangelo senza giudicare chi non lo fa … senza esigere elogi / applausi e medaglie … Noi oggi esaltiamo  uomini e donne che hanno una sola pretesa: quella di poter dire, con il sorriso sul cuore
Sono un servo povero! Ho fatto quello  che dovevo fare!  Amen!

Anniversari di Matrimonio 2020: 23 coppie hanno rinnovato nella celebrazione Eucaristica di sabato 3 ottobre la loro fedeltà!

… E penso, questa sera, a voi, cari sposi, alla generosità  e alla gratuità  del vostro amore e penso alla tenacia della fedeltà che vi unisce e vi custodisce  da 5, 10, 20, 25, 30, 40, 45, 50 & 55 anni!

Vi ringrazio perché siete qui a testimoniare il frutto di una responsabilità che guarda al futuro: … sì, carissimi, l’amore Cristiano, l’amore che avete sposato e che rinnovate, è sempre declinato al futuro! L’amore è un a sfida a 360°, una scommessa quotidiana – un imparare ogni giorno a volersi bene  e a volere il bene dell’altro –
una promessa che si fa strada una meta da raggiungere …

Ecco, sì, grazie, Dio benedica voi le vostre famiglie i vostri desideri, le vostre mani, i vostri cuori e i vostro sguardi!
Dio benedica la vostra fedeltà ora e per sempre, Amen!

(dall’Omelia di don Fabio)